Category: Blog | Interviste

Date: 14 Nov, 2024

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Admin

Buongiorno Cari Soci, oggi siamo qui… oh mio Dio sembra una frase da cerimonia liturgica…

In realtà sono qui per raccontarvi della chiacchierata avuta con Guendalina Sartori.

Molti di Voi la conosceranno, ma ci piacerebbe che tutti voi la conosceste.

Bene Guendalina, raccontaci qualcosa di te

Ciao a Tutti, sono Guendalina e sono un’Azzurra di tiro con l’arco. Ho partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 dove mi sono classificata al quarto posto nella gara a squadre. Di me si dicono molte cose, ma io vorrei dire che sono una persona umile e di cuore, una persona che si mette sempre in discussione e che mette al primo posto gli altri.

Bene Guendalina, facciamo qualche semplice domanda.

Dove, quando, come e perché, hai iniziato a praticare questo sport molto particolare.

Avevo circa circa 11 anni quando ho iniziato per puro cosa. Sono originaria di Monselice, a settembre si svolge una manifestazione di rievocazione storica. Tra le varie gare che disputano in quei giorni, ce n’è una dove si sfidano gli arcieri. In quell’occasione usano archi storici, molto diversi dai miei colorati e di forme bizzarre. In quell’occasione mi colpì l’idea di usare un arco e una freccia per fare centro sul bersaglio.

Dal 2000 sono passati parecchi anni. cosa è successo nel mentre??

Sono successe molte cose, Giochi della Gioventù. La maturità e il lavoro. La nazionale, le prime trasferte, tanti amici, l’Aeronautica Militare ora la carriera da Coach. Sono approdata tardi in nazionale, ho saltato tutta la fase giovanile, ma all’epoca non facevo punti. Poi una volta passata Senior (ai 18 anni) sono stata selezionata per creare un gruppo di arcieri da far crescere. Nel 2007, appena finita la scuola superiore, non avevo altra scelta che iniziare a lavorare per aiutare i miei familiari. Nel 2009, la convocazione al primo raduno e la proposta di partecipare ad altri per crescere e migliorare. Accettai. Lasciai il lavoro e mi ritrovai in quel mondo che sempre avevo sognato. 2011 vinsi il Campionato del Mondo a squadre, nel 2013 Giochi del Mediterraneo. 2015 Giochi Europei. 2016 Olimpiadi di Rio.

Come hai vissuto questi anni??

Li ho vissuti alla grande. Ho goduto di ogni momento. Sono cresciuta tanto e ho creato amicizie che ancora adesso porto avanti. Ho sempre cercato di apprendere dagli altri tutto quello che potevo apprendere e sperimentare.

Chi è stato il tuo idolo o mentore??

Il mio idolo, o meglio direi, i miei idoli sono sempre stati Matteo Bisiani e Ilario Di Buò. Quando ho iniziato a tirare, avevano appena vinto l’argento alle Olimpiadi di Sydney nel 2000, mi ricordo che qualcuno mi regalò il loro poster, che credo sia ancora appeso all’interno dell’armadio a casa dei miei. A 12 anni ero piccola per pensare alle Olimpiadi, ma loro mi hanno smosso qualcosa dentro che anno dopo anno mi ha permesso di credere che quel sogno potesse essere possibile anche per me.

Cosa consigli a chi si avvicina adesso a questo sport??

Non demordere mai e mai darsi per arrivati. In entrambi i casi sarete persi. Sperimentate, provate e cercate sempre di migliorare anche la cosa più piccola.

Cosa ti porti a casa da queste esperienze??

La consapevolezza che poter raggiungere dei risultati ci vuole metodo, disciplina e tanta tanta determinazione.

Ora che ti sei ritirata, di cosa ti occupi??

Ora mi occupo di mio figlio Edoardo e della Nazionale Giovanile, sono entrata a far parte dello staff dal 2021 e seguo Allievi e Junior Maschili. Un ruolo che mi piace molto e che mi pone sempre nuove sfide.

Cosa è per te l’Associazione ANAOAI?

Per è motivo di orgoglio, ma sopratutto onore poter far parte ci una famiglia allargata come questa. Non nego il fatto che a volte ho preso spunto dalle esperienze e dai vissuti di atleti incontrati in queste occasioni. Nei nostri incontri periodici ci scambiamo esperienze e aneddoti, passando dalla vela alla motonautica, dal tiro a volo al karatè.

La nostra idea è quella di presentare tutti i nostri soci poco per volta. Fateci sapere se vorreste vedere pubblicata l’intervista di qualche Azzurro in particolare.

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